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Gerald H. Pollack – Il nuovo paradigma scientifico
L’essere umano, per sua natura, resiste ai cambiamenti per non mettere in discussione le proprie certezze. Questo accade anche in ambito scientifico. Ecco l’intervista condotta da Annalisa Jannone e Roberto Risi.

Secondo l’epistemologo americano Thomas S. Kuhn l’evoluzione scientifica non è un progresso lineare, ma procede per salti. Nella sua opera “La struttura delle rivoluzioni scientifiche” del 1962 ha costruito un modello in cui la scienza attraversa tre fasi peculiari nel suo percorso evolutivo. Nella prima c’é la elaborazione del “paradigma”, inteso come l’insieme dei principi di fondo che non possono essere messi in discussione, quindi segue la fase della “scienza normale” che ruota all’interno del paradigma corrente, infine la fase rivoluzionaria” in cui gli scienziati mettono in discussione i principi comuni e pongono le basi delle “rivoluzioni scientifiche”.
Dalla scienza aristotelica alla cosmologia di Galileo e la fisica di Newton, dal Creazionismo alla teoria dell’evoluzione darwiniana, dalla fisica ottocentesca a Einstein e la fisica quantistica, la storia delle Scienze è una continua dimostrazione di questo processo.
Ogni passaggio ha incontrato difficoltà e resistenze. Galileo è stato condannato dall’Inquisizione, Darwin è stato osteggiato e via di seguito.
Quindi ogni “rivoluzione scientifica” ha trovato i suoi oppositori. Interessi economici e di potere sono stati sicuramente i fattori più potenti. Ma non solo. L’essere umano, per sua natura, resiste ai cambiamenti per non mettere in discussione le proprie certezze. Le strade nuove sono sconosciute, possono essere molto scomode, nascondere insidie ed essere luoghi in cui si fanno brutti incontri, ma possono portare in posti meravigliosi.
Nonostante ciò, i salti evolutivi si sono sempre verificati. La curiosità e il desiderio di conoscenza, crescendo, sono diventati travolgenti fino a dare la spallata ai paradigmi esistenti e travolgerli.
Alcuni scienziati sono arrivati al momento giusto. Pasteur nell’800 ha messo in soffitta il generazionismo spontaneo con il plauso dei suoi contemporanei, Watson e Crick nel 1953 hanno scoperto la doppia elica del DNA ricevendo il premio Nobel. Altri sono stati rivalutati solo dopo la loro morte.
Abbiamo chiesto a Gerald H. Pollack, lo scopritore della Quarta fase dell’acqua e delle sue proprietà, la sua opinione in merito che condividiamo pienamente.
L’acqua è un ottimo esempio di come si siano contraddette quelle che sembravano certezze. Come dice anche il Prof. Vittorio Elia, “l’acqua è l’elemento più studiato al mondo e ancora il meno conosciuto”.